Nel cuore di Venezia
dove arte, cultura e sacralità si fondono insieme
La Scuola Grande di san Rocco è una Confraternita di laici fondata nel 1478. La profonda venerazione popolare nei confronti di san Rocco, la cui reliquia era già in possesso della Confraternita sin dal 1485, contribuì alla sua forte crescita fino a divenire la più ricca Scuola della città.
Fu allora che si decise di edificare la nuova imponente sede monumentale chiamando poi il Tintoretto a dipingervi il suo più famoso ciclo pittorico con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Essa è l’unica delle antiche Scuole Grandi ad essere sopravvissuta alla caduta della Repubblica.
È un luogo eccezionale dove oltre 60 dipinti sono conservati nella loro collocazione originaria in un edificio che dalla sua costruzione non ha quasi subito modifiche.
Oggi il sodalizio è ancora attivo e persegue ancora gli antichi compiti caritativi, oltre a curare il suo notevolissimo patrimonio artistico.
FOCUS
Il grande tappeto mammelucco
La Scuola possedeva un tempo un’enorme quantità di arredi sontuosi, specchio e dimostrazione della posizione di prestigio ricoperta in Venezia, ma solo una minima parte dei tessuti preziosi, dei baldacchini e dei paramenti d’oro, di seta e di velluto, dei tappeti di cui era ricca è giunta sino ai giorni nostri.
Tra questi un imponente tappeto mamelucco cinquecentesco dalla classica composizione a medaglioni solitamente definita “caleidoscopica”, ottenuta con l’impiego di soli tre colori (rosso cremisi, blu indaco e verde smeraldo). Si tratta di uno dei pochissimi che si conservino al mondo (meno di una decina) e dei più grandi (cm 373 x 971) che si conoscano di tale tipologia.
Le vicende relative alla sua acquisizione sono ben documentate.
Una parte del marzo 1568 dà notizia dell’avvenuto acquisto, “di denari di ielemoxine di fradeli”, del “tapedo grando caierin… per el tribunal di albergo”, vietandone il prestito “sotto pena a quelli che ha prestado di pagar de suo a la schuola nostra ducati zinquanta .50. da eser mesi in benefizio de la schuola”. Si tratta senz’altro del grande mamelucco (“caierin” infatti non significa altro che “proveniente dalle manifatture del Cairo”).
Il tappeto, dunque, era destinato sin dall’origine a ricoprire il bancone della Sala dell’Albergo, la cui decorazione pittorica era stata compiuta dal Tintoretto tra il 1564 e il 1567 e per la quale sappiamo esser stati commissionati nel giugno 1567 i dossali e i banchi alle pareti e il pavimento. È dunque ragionevole ipotizzare che in tale lasso di tempo (ragionevolmente nei primi mesi del 1568) sia stato acquistato anche il tappeto, che da un inventario del 1655 figura ancora impiegato per il medesimo uso.
Oggi si è scelto, invece, di presentarlo nella sontuosa cornice della Sala Capitolare, disteso, in modo da consentire la piena visione della sua complessa e raffinatissima decorazione giocata su tre cosmogrammi ottagonali, separati da sottili cornici perpendicolari ai lati lunghi, assai simile, come anche la bordura, a quella dell’esemplare conservato presso il Metropolitan Museum of New York.
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Informazioni
Orari e ingressi
- La Scuola Grande è chiusa al pubblico dal lunedì 8 marzo fino a data da destinarsi.
- La Chiesa di San Rocco è momentaneamente chiusa per restauro
- L’offerta per l’ingresso è considerata oblazione destinata al restauro e alla conservazione del patrimonio artistico della Scuola e della Chiesa, nonché alle attività varie di beneficenza. Pagamento in contanti, bancomat o con carta di credito.
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